Ossessioni e Disturbo Ossessivo Compulsivo

Di cosa si tratta e quanto è diffuso il problema?

Generalmente si parla di un vero e proprio disturbo quando si manifestano ossessioni e/o compulsioni che procurano alla persona un disagio intenso, anche a causa della loro frequenza, al punto da compromette la sua vita quotidiana in almeno un’area importante della vita quotidiana (lavoro, vita relazionale, igiene ecc.).

Nella maggior parte dei casi emerge in adolescenza e, senza un opportuno trattamento, tende a diventare un problema cronico. Dagli studi emerge che ne soffre almeno il 2-2,5% della popolazione, in Italia si tratta di almeno 800.000 casi.

Quando si può parlare di pensieri ossessivi?

Pensieri, idee, immagini o impulsi ad agire, che la persona riconosce come intrusivi e disturbanti rispetto ai precedenti pensieri. La persona che sperimenta questo tipo di pensiero ha la sensazione che gli venga imposto di compiere una determinata azione, e percepisce una ripetitività in tale forma attività mentale, sperimentando un intenso disagio, spesso anche in relazione al contenuto di tali pensieri. Essi, inoltre, vengono vissuti come irrazionali, esagerati o non giustificabili in alcun modo.

Quando si parla, invece, di compulsioni?

Di frequente chi presenta un pensiero di tipo ossessivo, cerca di gestirlo attraverso altre azioni mentali o comportamenti. Le compulsioni, rappresentano, perciò, un tentativo di soluzione e forniscono un sollievo temporaneo dalle preoccupazioni o dalle sensazioni che la persona sente come fastidiose o spiacevoli. In alcuni casi, tuttavia, la compulsione viene agita sotto forma di automatismo, senza che, alla base, si possa individuare un particolare pensiero.

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo si mostra in varie forme: in quali mi riconosco?

  • DOC da controllo: quando si ha il timore / dubbio di aver danneggiato qualcuno o qualcosa, di aver compiuto un errore, dimenticato qualcosa. Lo si gestisce con ripetuti controlli;
  • DOC da contaminazione: il rischio è quello del contagio e viene gestito attraverso ripetuti lavaggi;
  • DOC da ordine e simmetria: ripetitività nel sistemare libri, asciugamani, parti del corpo, ecc. con l’intento di gestire la sensazione che “qualcosa non va” o un fastidio;
  • DOC da superstizione: compiere gesti attraverso un preciso rituale per un certo numero di volte, per ridurre l’ansia relativa ad una possibile conseguenza negativa;
  • Pensieri tabù (di tipo religioso, sessuale o aggressivo): si può presentare il timore di essere pedofilo o omosessuale, o di fare del male ai propri figli, con la tendenza poi nel cercare una rassicurazione attraverso ulteriori pensieri;
  • Ossessioni riguardanti la relazione: quando i dubbi riguardano i sentimenti provati verso il proprio partner o sui suoi difetti.

NB: potresti accorgerti di essere particolarmente sensibile al senso di colpa o al senso di responsabilità; diversi studi (Mancini F., 2016) hanno dimostrato una forte correlazione tra questi aspetti e i sintomi DOC.

Come posso affrontare il problema? E quante possibilità ho di guarire?

L’esperienza clinica riporta una percentuale di guarigione che va dal 50% all’85% e, nello specifico, secondo le linee guida risultano efficaci la terapia farmacologica e la psicoterapia cognitivo-comportamentale . La psicoterapia qui indicata ha principalmente l’obiettivo di ridurre la frequenza e l’intensità dei sintomi almeno nel breve termine, ma è anche finalizzata a rendere la persona meno vulnerabile verso quegli aspetti che innescano e mantengono il problema (stati emotivi, schemi, modalità tipiche di pensiero).

Sono un familiare. E se la chiedessi io una consulenza?

Non è facile essere coinvolti nei continui rituali, nelle preoccupazioni o nelle richieste di rassicurazioni di una persona che vive questo tipo di problema.

Da familiare è normale sentirsi in conflitto e in difficoltà rispetto a come gestire tali sintomi, così come è naturale sviluppare proprie difficoltà emotive, che non trovano un contesto di confronto adeguato.

Lo psicoterapeuta che affronta tali problematiche può essere una guida sia per chi soffre di DOC sia per i suoi familiari.

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Bibliografia:

https://www.ocduk.org/overcoming-ocd/nice-guidelines-for-the-treatment-of-ocd

Mancini F. (2016) La mente ossessiva. Curare il disturbo ossessivo compulsivo. Raffaello Cortina Ed.